Gesù: Dio fatto uomo. Incarnatosi per venire a salvare chi crede in Lui. Un concetto pieno, intriso di significati. Milioni di significati che la nostra mente non riesce a concepire appieno.

Il fatto che Gesù sia figlio di Dio ma concepito da un essere umano (Maria), è il primo concetto che ci viene insegnato ma forse anche quello che a volte ci sfugge. Almeno così è stato per me.

Ogni volta che mi capitava di leggere versetti della Bibbia che evidenziavano il Suo aspetto umano, restavo un po’ stupita.

In Matteo 26:38, poco prima che venisse catturato, Gesù disse agli Apostoli: «L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate con me». In quel momento Gesù sa che il momento di estremo dolore fisico ed emotivo è imminente. E’ mai possibile che Lui, proprio Lui abbia così tanto timore?? E’ concepibile???

Proseguendo la lettura del versetto successivo (Matteo 26:39): “E, andato un po’ più avanti, si gettò con la faccia a terra, pregando, e dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice!” Addirittura Gesù chiede a Suo Padre, laddove fosse mai possibile, di risparmiarlo dal patibolo. Come??? Vorrebbe quasi tirarsi indietro??? Quasi ero infastidita da questa possibilità!

Proseguendo nella lettura del Vangelo di Marco 15:33 – “Ed all’ora di nona, Gesù gridò con gran voce, dicendo: Eloi, Eloi, lamma sabactani? Il che, interpretato, vuol dire: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” Questo versetto mi stupiva profondamente e lo trovavo talmente difficile da accettare e comprendere da portarmi a volgere la mente ad altro. A volte mi soffermavo invece a riflettere su come potesse Gesù tentennare.. alla fine aveva scelto lui stesso di scendere sulla terra ed umiliarsi infinitamente per noi. Aveva di fatto sempre saputo il motivo della sua presenza qui. Eppure quasi vacillava. Gesù aveva timore.

Ma questa è la cosa sorprendentemente meravigliosa: il Suo lato umano! Proprio questo infatti, che tanto ho faticato a comprendere ha reso il Mio Dio ancora più speciale. Dio si è incarnato, aveva una parte umana simile alla mia, comprendeva e viveva in prima persona i sentimenti umani e le paure umane (per l’appunto!)

Ma qui si presenta la parte più interessante. Immaginiamo di essere noi a vivere ciò che ha vissuto Gesù: venire sulla terra ed essere consapevoli della fine atroce e dolorosa che avremmo fatto. Dolorosa a livello fisico ed emotivo. Come avremmo agito? Quanti di noi avrebbero accettato di subire tanto dolore?? Riflettiamoci..

Gesù fu umiliato come un delinquente qualunque e flagellato all’estremo proprio per chi Lui era venuto a salvare.

Gesù sembra essere titubante, ha avuto un attimo di esitazione ma non ha ceduto. (Matteo 26:39 «Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi». ) Gesù è andato incontro alla morte per salvare l’umanità. L’ha fatto per me ma anche per te, perché ci ama tanto, ci ama talmente da soffrire un dolore inimmaginabile pur di portare alla salvezza eterna chi crede in Lui.

Consuelo